La valutazione

Nell'ambito dell'esperienza ci sono stati due tipi di valutazione:

  • una valutazione in itinere, che ha riguardato ogni fase ed è servita al gruppo, adulti e bambini,  per capire al punto in cui erano arrivati ed in che modo si potesse andare avanti; poteva consistere in una discussione collettiva o nella rilettura e commento del report fatto dagli adulti;
  • una valutazione finale, formale, per far emergere quanto era stato capito e imparato nel corso del lavoro. Essa è consistita in:
    • un questionario a domande chiuse da cui si poteva evincere l’attenzione alle fasi del lavoro e la capacità di comprensione dei diversi elementi problematici. La scelta di questo strumento è stata fatta per facilitare i bambini in difficoltà (scarica questionario pdf);
    • un problema che costituiva l’applicazione in un contesto diverso dei meccanismi incontrati nel corso del lavoro,
    • una richiesta di narrare una parte della esperienza.

 

Una riflessione finale

E’ sempre difficile valutare obiettivi trasversali che si sviluppano in esperienze articolate e complesse come quella realizzata.
Le esperienze di questo genere (come spesso è la realtà) non sono lineari e vanno a toccare punti diversi in bambini diversi, sviluppando in ciascuno di loro differenti competenze che spesso hanno bisogno di tempo per maturare. Oltre a tutto l'esperienza si è conclusa all'incirca con la fine dell'anno scolastico.
Quello che si può dire con sicurezza è che ciascuno si è sentito partecipe della ricerca collettiva e che nella discussione finale tutti i bambini sono stati capaci di evidenziare i contenuti matematici affrontati, gli strumenti usati e di dare giudizi personali sull'attività.

I loro commenti:

"Questo lavoro ci è servito per...
- farci capire che con la matematica si può capire quello che pensano le persone,
- insegnarci che la matematica è dappertutto, anche nell’arte,
- farci imparare la matematica in modo diverso più interessante e divertente,
- la matematica si può imparare non solo in modo pallosissimo,
- riuscire a trovare la matematica dentro un quadro,
- imparare a guardare meglio e vedere con gli occhiali della matematica,
- abbiamo fatto questo lavoro insieme perché c’erano dei problemi difficili…"